Abbiamo già parlato dei tipi di ordini nel forex, tuttavia l’importanza maggiore va data all’impostazione dello stop loss nel trading online. Per quale motivo?
Troppi trader oramai cercano di studiare alla perfezione qual è l’entrata giusta da fare nel trading. Si studiano centinaia, se non migliaia di pattern e strategie che possano rendere la propria attività speculativa una vera e propria ricchezza. La verità di chi guadagna davvero in Borsa è un’altra: per ogni operazione, studiare innanzitutto dove mettere lo stop loss per avere la minima perdita possibile per ogni operazione.
Dove mettere lo stop loss nel trading online?
Esistono diverse scuole di pensiero sullo stop loss.
– Perché impostare uno stop loss?
La prima è: perché impostare uno stop loss? Questo mi farebbe soltanto perdere dei soldi. Conviene invece non inserire alcun ordine di stop, perché prima o poi il prezzo andrà dove dico io o qualcun altro (guru del trading). In questo modo non perderò mai.
Purtroppo non è così semplice. Se non identifichi la tua perdita per ogni trade, il tuo conto può essere prosciugato da un momento all’altro. Basta un’unica operazione che va in direzione opposta alla tua per troppi pips per azzerare il tuo deposito iniziale o anche oltre.
Grazie all’effetto della leva finanziaria, tutto ciò può avvenire molto velocemente: puoi guadagnare tanto in poco tempo e perdere tutto in altrettanto tempo.
Non impostare lo stop loss quindi è la strategia più sbagliata che tu possa seguire nel tuo trading online, perché per ogni operazione non hai mai la certezza che essa possa andare nel verso giusto.
Inserire un ordine di stop equivale a quantificare la tua perdita per ogni operazione, ossia la probabilità negativa del tuo trading. Ogni volta che prendi uno stop loss, potrai effettuare un’altra operazione. E se questa volta il tuo trade va a buon fine, potrai recuperare i tuoi soldi anche con gli interessi. Se invece non imposti la tua perdita massima, non potrai avere questa possibilità di recupero.
– Fare hedging per mediare senza stop
La seconda scuola di pensiero sullo stop loss è quella dei trader che fanno hedging, cioè mediano le proprie perdite con un’operazione contraria. Non conosco bene questa strategia, ma quello che so è che anche in questo caso non viene inserito in macchina uno stop loss, quindi non è una strategia che fa al caso mio visto che voglio sempre avere una possibilità in più di recuperare le mie piccole perdite con molte altre operazioni buone e alcune ottime.
La strategia giusta è quindi quella di aprire una sola operazione su ogni strumento finanziario ed inserire uno stop loss, così da avere sempre una seconda possibilità per recuperare una piccola perdita. Questo è quello che fanno i grandi trader.
Ora che sappiamo quanto sia importante impostare uno stop loss, come facciamo a capire dove è meglio metterlo?
– Stop Loss Mentale
Questa impostazione è sicuramente molto soggettiva, in quanto riguarda la propria propensione al rischio: quanto sei disposto a perdere per questo tuo trade e quello dopo e quello dopo ancora? Ogni trader professionista ha quindi delle proprie specifiche da rispettare. L’unico punto in comune a tutti è che, prima di aprire ogni operazione, bisogna sapere con certezza dove mettere lo stop loss ed inserirlo in piattaforma affinché la propria emotività non dia problemi di cambi di programma. Se hai dunque sentito parlare di stop loss mentale, scordatene. L’ordine di stop loss va inserito fisicamente in piattaforma.
Ora però andiamo al nocciolo della questione. Dove mettere lo stop loss?
Ecco i metodi che i grandi trader utilizzano per impostare il proprio stop loss ed alcune considerazioni personali.
– Stop Loss in denaro
Il primo sistema per capire dove mettere lo stop loss è quello di valutare il rischio in termini di denaro prima di entrare a mercato. Quale può essere la tua perdita massima per il tuo trade? 20, 50, 100 dollari o euro? Appurato quanto è il limite oltre il quale non sei disposto a perdere, imposta il tuo stop loss sempre a quella possibile perdita precisa in termini di denaro.
Il vantaggio di questo sistema per determinare lo stop loss, è che puoi calcolare a priori quanto puoi realmente perdere per ogni tua operazione. Il tuo rischio è calcolato in anticipo e conosci benissimo il suo ammontare.
Lo svantaggio invece è che, visto che lo stop loss sarà impostato su un livello casuale di prezzo in base all’ammontare della possibile perdita, potrà essere più facilmente raggiunto in caso di alta volatilità prima che il prezzo vada verso la tua direzione. In gergo tecnico, potrà essere facilmente vittima della caccia agli stop presente sui pattern tecnici.
I consigli da seguire per il corretto money management in questo caso sono due:
- settare ragionevolmente lo stop in denaro sempre in base al valore di ogni pip dello strumento tradato (se non sai quanto vale un PIP, leggi qui), in modo che non risulti eccessivamente stretto e quindi raggiungibile facilmente. La probabilità di riuscita del trade deve essere sempre a tuo favore, quindi se si verifica una condizione strategica per l’entrata ma lo stop loss in denaro non sarebbe ragionevole, allora è meglio non entrare perché saresti quasi certamente buttato fuori dal mercato;
- settare un take profit o target di profitto anche in denaro, moltiplicando il valore dello stop per 2 o 3 volte, tenendo conto dello spread. Se hai calcolato uno stop in denaro di 30 $, il tuo profitto minimo dovrà essere di 60 o 90 $ più lo spread, che di solito varia da 0,2 a 2 pips, in base al broker forex e al tipo di conto aperto.
– Stop Loss in punti
Lo stop loss in punti o pip ha la stessa impostazione dello stop in denaro. Con lo stop in punti, invece di decidere quanti soldi vuoi rischiare per ogni operazione di trading online, calcoli quanti punti puoi perdere.
Vantaggi e svantaggi sono gli stessi dello stop in denaro, tuttavia nel caso dello stop in punti, risulta molto più semplice calcolarlo per ogni strumento finanziario. Nel caso precedente infatti, quantificare una perdita in denaro precisa per ogni trade è molto più complesso, perché 1 pip può valere 1 dollaro su uno strumento, 5 su un altro sottostante e 10 su un altro ancora.
Con lo stop in punti invece è più facile standardizzare la perdita per tutti i sottostanti su cui fai trading, perché è determinata appunto in pip (per il forex) o tick (per altri strumenti finanziari). C’è da tenere presente anche che una perdita ad esempio di 10 punti può essere diversa se calcolata su diverse coppie di valute.
L’accorgimento da seguire per avere un trading in guadagno di lungo periodo è quello di settare il take profit in punti ad un livello doppio o triplo rispetto allo stop loss + lo spread. Se lo stop loss vale 10 pip, il take profit dev’essere all’incirca tra i 21 e i 31 pip di distanza dall’entrata.
– Stop Loss a tempo
Lo stop loss a tempo è una tipologia di stop che viene usata soprattutto dai trader professionisti insieme ad altri tipi di stop. Il trader principiante difficilmente è a conoscenza di questa tipologia di stop a tempo.
Lo stop a tempo è un ordine di stop che può essere facilmente impostato nella piattaforma di trading al momento dell’entrata o anche successivamente. Esso determina il tempo effettivo della durata dell’operazione di trading.
Quanto vuoi che duri la tua operazione se non raggiunge il tuo target di profitto? Mezz’ora? Un’ora? Un giorno?
Se non viene raggiunto il take profit entro la scadenza determinata, la posizione viene chiusa con un guadagno o una perdita, in base alla direzione che ha preso il prezzo.
Questo tipo di stop è associato ad altri stop loss, visto che con esso non viene determinato il livello di prezzo di uscita, ma solo la durata dell’operazione. Usando solo uno stop a tempo, nel caso il cui il prezzo vada contro la tua direzione, potresti incorrere in perdite ingenti. Associandolo ad altri stop loss, invece è molto utile perché ti permette di ridurre la perdita ed avere un profitto anche se il take profit non viene raggiunto.
Questo stop loss è utile soprattutto per gli scalpers, ossia i trader che fanno trading veloce. Essi impostano lo stop in base al numero di barre o candele sul grafico dopo il quale l’operazione non avrebbe più senso, cercano dunque di cogliere il momentum. Ti ricordo che ogni barra o candela ha il valore temporale del time frame impostato in piattaforma (1 minuto, 5 minuti, 30 minuti ecc.).
L’utilità dello stop a tempo però va anche ai trader intraday che aprono una posizione in giornata ma vogliono chiuderla ad esempio prima che scatti un dato importante nel calendario economico forex oppure prima dell’orario dell’apertura delle Borse mondiali, momenti in cui tutto può cambiare in pochi secondi.
– Stop Loss tecnici
Gli stop loss tecnici sono molto importanti per il trader professionista, ma altrettanto deleteri per il trader principiante e ti spiego il motivo. Essendo visualizzati sul grafico come dei livelli tecnici importanti, essi vengono usati troppo spesso per impostare la perdita, ma proprio per questo vengono quasi sempre raggiunti (la cosiddetta caccia agli stop dei market movers) dagli istituzionali con grossi capitali prima di andare verso l’effettiva direzione del prezzo.
I peggiori stop loss tecnici sono ad esempio i supporti e le resistenze nel forex. Quando il prezzo si avvicina ad essi, spesso vengono raggiunti e superati di poco prima di rientrare verso la direzione effettiva. Questo accade per far scattare i tanti ordini di stop che si trovano in determinati livelli tecnici.
Tuttavia, con lo studio approfondito dei grafici e dei metodi di trading degli istituzionali, tali stop loss sono molto utili e determinanti per il proprio guadagno di lungo periodo.
Ad esempio, nel caso precedente, si potrebbe (in modo molto generico) entrare a mercato solo quando un supporto o una resistenza viene superata di poco e il prezzo rientra nel range precedente (la cosiddetta falsa rottura). In questo modo, il livello di stop tecnico sarebbe molto più affidabile. In ogni caso, esistono molti livelli tecnici dove impostare uno stop loss, i migliori sono appunto quelli evoluti e più approfonditi.
Per impostare al meglio i propri stop loss tecnici evoluti, il mio consiglio è quello di studiare e fare trading su pochi sottostanti, così da capirne i movimenti al meglio possibile per settare di conseguenza, nel migliore dei modi, tutti i tipi di ordini.
Anche in tal caso, per un corretto rapporto R/R (rischio / rendimento), il take profit deve essere il doppio o il triplo rispetto allo stop tecnico + lo spread o le commissioni.
– Stop Loss sulla volatilità
Un’altra tipologia di stop tecnico è basato sulla volatilità. La volatilità è la capacità di movimento di un determinato sottostante in un dato momento ed è associata ai volumi di trading.
Lo stop loss sulla volatilità dunque garantisce una vita più lunga delle tue operazioni, perché esso viene impostato in base a quanto può effettivamente muoversi il prezzo e fino a dove può arrivare in un determinato momento. Lo stop dunque non è mai stretto. Il problema principale di determinare uno stop sulla volatilità è che talvolta la perdita può essere davvero troppo onerosa nei momenti di alta volatilità. Nel forex questo succede in molti casi.
Tale tipologia di stop è più utile per i trader di medio/lungo periodo, associata ovviamente ad altre tipologie di stop.
Come calcolare uno stop sulla volatilità? Esistono diversi metodi e molti indicatori tecnici per questo. I più importanti sono:
- le bande di bollinger, che contengono il 90% dei prezzi e mostrano l’alta e la bassa volatilità. Lo stop loss può essere impostato al di fuori delle stesse e seguire il loro andamento;
- l’ATR, che calcola l’alta o la bassa volatilità di un mercato.
– Trailing Stop o Stop Loss fisso?
Tutti i tipi di stop loss possono essere trasformati in trailing stop. Un trailing stop è uno stop loss che segue il prezzo. Cosa significa?
Se inserisci in piattaforma un trailing stop di 30 punti per un trade a ribasso, esso avrà sempre una distanza di 30 punti dal prezzo quando quest’ultimo si muove nella tua direzione (ossia verso il basso), mentre resta fisso quando il prezzo torna a salire.
Con il trailing stop hai una riduzione costante del rischio quando il prezzo va verso la tua direzione, tuttavia esso può fermare prematuramente la tua operazione se non viene settato nel migliore dei modi. Fare trading con il tradiling stop invece che con uno stop loss fisso è molto complesso, tuttavia c’è una soluzione anche a questo.
La soluzione giusta è sempre quella di accorpare diversi tipi di stop loss. Si può ad esempio decidere di avere uno stop iniziale in punti, raggiungere un determinato profitto chiudendo la metà della posizione e poi far partire il trailing stop.
Oppure si può inserire uno stop loss fisso in denaro e un trailing stop più lontano, di modo che possa seguire prezzo senza venire facilmente raggiunto e portando dei benefici nel caso di un cospicuo trend.
– In definitiva, dove mettere lo stop loss?
Le associazioni tra i vari stop loss sono il miglior modo per gestire il proprio rischio nel trading online ed è quello che fanno i trader professionisti.