Perché le Range Bars cambieranno il tuo modo di fare trading online? Ecco come usarle nel forex con il 90% di profittabilità dei tuoi trade.
Perché le Range Bars cambieranno il tuo modo di fare trading online? Ecco come usarle nel forex con il 90% di profittabilità dei tuoi trade.
Vuoi scoprire cosa sono le Range Bars e come usarle nel Forex? In questo articolo ti spiego tutto quello che devi sapere per aggiungerle alla tua strategia di trading online. Grazie alla mia esperienza personale, ti consiglio di utilizzarle per eliminare i rumori dal grafico e diminuire i trade, migliorando così il fattore di profitto fino al 90% di positività. Ma attenzione, le Range Bars non sono da confondere con il grafico Renko: scoprirai le differenze tra i due tipi di grafici. Inoltre, ti aiuto a costruire una strategia vincente basata sulla ricerca e il follow-up di un esclusivo pattern.
Su ComeFareForex.com puoi leggere anche le recensioni Plus500 2023 e le migliori strategie Forex.
Ho trovato le Range Bars su due delle piattaforme di trading che uso, ma non sapevo effettivamente come funzionassero. Così ho iniziato a documentarmi per saperne di più e per capire se potessero essermi davvero utili oppure sarebbero state superflue.
Questo è il mio approccio per ogni novità sui miei studi di trading online: voglio saperne di più, ma se quel di più non fa per me, lo scarto, altrimenti approfondisco ulteriormente e metto in pratica per vedere se può andar bene nel mio trading online effettivo.
Con le Range Bars è accaduta la stessa cosa. E dopo averne osservato per un po’ i grafici, ho cercato di approfondire da chi già ne faceva un reale uso.
Su Amazon ho trovato un libro con ottime recensioni, dedicato proprio al trading con le Range Bars e dunque ho deciso di acquistarlo e studiarlo. Il libro è abbastanza breve, ma molto diretto. L’autore, German Cuartas, ingegnere e trader che utilizza in prima persona le Range Bars nel suo trading online per lo più sugli indici, va dritto al sodo e spiega bene come funziona fare trading con questa tipologia di barre.
Ho applicato subito il sistema di trading delle Range Bars sul Forex, adattandolo ai mercati che seguo e al mio rischio e i risultati, come ti dicevo, sono migliorati da un punto di vista anche psicologico. Questo perché le Range Bars nascondono tutto il rumore che vedi su un grafico a barre settate a tempo e riduce dunque lo stress mentale.
Non andando troppo per le lunghe, voglio dirti cosa sono le Range Bars e come funzionano nel trading reale sul Forex.
Le range bars rappresentano delle semplici congestioni del prezzo. Ogni barra ha un valore di N pip o tick, che sceglierai in base alle tue esigenze, e si muoverà nel suo range fino a quando il prezzo non farà un breakout.
Tutte le barre dunque hanno la stessa ampiezza di N pip, l’unica cosa che cambia in ognuna di esse sono i livelli di apertura e chiusura. Visto che una nuova barra si aprirà quando c’è un’effettiva rottura di una congestione delimitata da N pip settati, ogni nuova apertura di una barra, divergerà sempre dalla chiusura della barra precedente. In altre parole, visibilmente, facendo un paragone con le barre a tempo, è come se ogni nuova barra aprisse sempre con un gap.
Ad esempio, se scelgo un settaggio di un grafico di Range Bars a 10 PIP, quando il prezzo va oltre 1 PIP sopra o sotto di quella congestione, si apre una nuova Range Bar. Da quella congestione fatta di 10 PIP si è dunque verificato un breakout di almeno un pip.
Guardando un grafico è sicuramente più facile comprenderne il meccanismo.
Ma come fare trading con le Range Bars? Si entra subito dopo un breakout?
Assolutamente no. Affinché si verifichi una possibilità di entrata, bisogna attendere dei pattern di inversione o continuazione.
Io solitamente utilizzo 3 pattern con le Range Bars, ma ho iniziato con 2, per non complicarmi troppo la vita all’inizio di questo percorso. Ti consiglio di fare la stessa cosa.
La prima semplice formazione di una range bars è una barra di inversione. Una barra di inversione posta su un minimo o su un trend a rialzo, quindi per operazioni long in acquisto, è una barra che apre, scende oltre la sua apertura e chiude sul suo massimo. Una barra che ha quindi un’apertura minore della sua stessa chiusura.
Al verificarsi di questa barra, ci si può posizionare a rialzo all’apertura della successiva e dunque al suo breakout, con stop loss sotto il minimo della precedente.
Lo stesso pattern ovviamente funziona anche per operazioni short di vendita. Con una barra di inversione posta su un massimo oppure su un trend ribassista. Tale range bar però deve avere un’apertura maggiore della sua stessa chiusura. Il prezzo quindi deve comportarsi in questo modo: apre, sale oltre l’apertura, scende e chiude sul suo minimo.
Si può dunque aprire un’operazione short all’apertura della barra successiva, con stop loss sopra il massimo della range bar che ha dato il segnale.
Semplice, vero?
La verità è che bisogna aggiungere anche altri parametri che vedremo nel seguito di questo articolo.
Ora continuiamo con i pattern possibili.
Il secondo pattern delle Range Bars è ancora più potente del primo perché verifica maggiormante il segnale di entrata.
Oltre all’effettiva barra di inversione, bisogna attendere una seconda range bar della stessa forma, ma con una differenza: il corpo della seconda barra (ossia il range tra apertura e chiusura), deve essere minore del corpo della prima.
Il terzo pattern è un po’ più complesso, quindi preferisco non mostrarlo ora, anche io lo utilizzo pochissimo. Tuttavia voglio dare uno spunto che può essere un segnale di conferma per i precedenti pattern.
Per quanto riguarda le operazioni long, la chiusura della barra (o 2) del segnale deve essere maggiore della chiusura delle 2 barre precedenti, quelle che insomma precedono l’effettivo segnale.
Viceversa, per i trade short, la chiusura della barra (o 2) del segnale deve essere minore della chiusura delle 2 barre precedenti, quelle che precedono il segnale.
Questa è solo una conferma che può verificarsi o meno. Si può fare trading con le Range Bars anche senza questa conferma oppure si può decidere di rinforzare il segnale in questo semplice modo.
Per migliorare ulteriormente la profittabilità di questa tecnica di trading con le Range Bars, vengono in soccorso 3 indicatori tecnici:
D’altronde se fai trading non è per divertirti, ma per avere un’entrata certa e costante. E se ciò ti fa annoiare, poco importa. Non sei d’accordo con me?
Per entrate long, le medie mobili devono essere pressoché piatte oppure tendenti verso l’alto. Viceversa, per entrate short, le medie mobili devono essere piatte oppure tendenti verso il basso.
Non ha alcuna importanza della zona in cui si trovano, sopra o sotto al prezzo, non fa differenza. Ciò che devi studiare è soltanto la loro inclinazione.
Per quanto riguarda le bande di bollinger, per entrate long devono essere piatte oppure, se la range bar del segnale si trova vicino alla banda superiore o chiude addirittura sopra, può essere inclinata verso l’alto. La stessa cosa vale per entrate short ma al contrario, le bande devono essere piatte oppure se la range bar si trova vicino oppure oltre la banda inferiore, essa può essere inclinata verso il basso.
Il settaggio delle Range Bars è soggettivo, in base al proprio trading e alla propensione al rischio. Sul Forex le setto in modo standard a 10 PIP, ma non nego di guardare anche un grafico più ampio a 30 e a 100 PIP. Un po’ come accade per l’analisi su un grafico con candele settate a tempo: fai trading a 5 minuti ma guardi anche il grafico orario e giornaliero. Guardo un grafico ampio non per le entrate, ma solo per vedere il prezzo dove si trova con quel range. Le mie entrate sul forex avvengono con range bars da 10 PIP (e non tick, perché si tratta appunto di Forex). Il motivo è la mia preferenza a rischiare pochi punti di stop e, con range bars da 10 PIP, il mio rischio è molto basso circa 20 PIP a trade per un possibile profitto spesso 5 volte più grande.
Leggi l’articolo sul calcolo del rapporto tra rischio rendimento per maggiori delucidazioni.
Il rischio è sempre soggettivo nel trading online. Posso dirti però dove metto lo stop loss e il take profit con la tecnica delle Range Bars a 10 PIP.
Ora passiamo alla pratica. Ti farò qualche esempio di trading con le Range Bars a 10 PIP così potrai seguire al meglio la tecnica sul Forex.
Siamo ad inizio novembre 2019 e questo è il grafico del cambio euro dollaro settato con le Range Bars a 10 PIP e con gli indicatori come descritto in precedenza e ripetuto nell’immagine. Con i numeri ho indicato le possibili operazioni di trading che si potevano fare ed ora te le descrivo una per una.
Guarda il grafico direttamente per constatare tu stesso cosa è successo sul cambio euro dollaro nella prima metà di novembre 2019.
Scopri anche la strategia vincente FX Entropy con le Range Bars.
Adesso arriva il punto dolente. Dove trovo i grafici con le Range Bars? E come le metto sulla mia Metatrader 4?
Io ti sconsiglio di usare le range bars sulla MT4, perché potrebbe farti vedere segnali falsi. Per questi grafici preferisco usare altre piattaforme dove le Range Bars sono implementate direttamente. Poi puoi continuare a fare trading sulla MT4, ma ti consiglio di analizzare il grafico con le range bars su piattaforme che già offrono il tipo di grafico con le Range Bars.
Per quanto riguarda la prima piattaforma, Trading View, se vuoi dei dati affidabili devi fare l’abbondamento PRO, altrimenti i dati sono falsati.
Con la CTrader invece, insieme ad un buon broker ECN, puoi avere dati gratis e affidabili sul Forex.
Io ho optato per la CTrader. Ho un account IC Markets con cui faccio trading, perché ha spread davvero ridicoli e dunque mi conviene economicamente, oltre ad avere dati estremamente precisi e alla comodità di usare con un unico profilo tutte le piattaforme a disposizione. Proprio grazie ad IC Markets ho conosciuto la CTrader con le Range Bars. Per tutte le altre piattaforme ti consiglio l’approfondimento sui migliori broker forex online in italiano.