Forex: come non essere Truffati dai Broker

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Il Forex – il mercato delle coppie di valute decentralizzato e caratterizzato da un’altissima capitalizzazione – sta spopolando da diversi anni a questa parte. Purtroppo, sono in tanti a pensare che, con il trading online sulle coppie valutarie, si possano ottenere dei profitti notevoli senza studiare e senza fare fatica. Bene, sappiate che non è così! La vita di chi fa Forex può essere molto stressante e non sempre i successi sono assicurati.

Comprendere quanto appena detto è importantissimo in quanto, sul web, sono numerosi i corsi che promettono di aiutare a cambiare vita da un giorno all’altro grazie al Forex. Quasi sempre, si tratta di contenuti a pagamento. La tentazione di mettere mano al portafoglio se non si ha molta esperienza è alta, ma non bisogna credere ai titoli sensazionalisti.

Forex: come non essere truffati dai broker

forex truffati dal broker

forex truffati dal broker

Come difendersi da queste promesse così ammalianti e investire nel Forex consapevoli di non essere imbrogliati? Premettiamo innanzitutto che, per operare sul mercato delle valute, servono esperienza, preparazione psicologica e formazione tecnica. Chi sostiene che chiunque possa diventare trader senza questi tre fattori, dice il falso.

Fatte le doverose premesse, possiamo ora trattare dei consigli specifici per non farsi truffare.

Forex e sicurezza: basilare un broker regolamentato

Il primo passo da fare prima di cominciare qualsiasi operazione di forex trading, è la ricerca di un broker forex serio che sia regolamentato a livello internazionale. I broker dotati di licenza CySEC e Consob, per esempio, sono sicurissimi e gestiscono i fondi degli utenti secondo direttive internazionali specifiche.

Broker Forex: l’importanza dell’account demo

Ormai, quasi tutti i broker forex consentono di aprire un account demo illimitato. Il conto di simulazione è gratuito e completamente attendibile sugli andamenti in tempo reale. Se la possibilità di aprire un conto senza denaro reale non è prevista, è il caso di girare al largo. Senza una simulazione di trading iniziale, infatti, difficilmente si ha modo di capire come funziona il mondo Forex.

Forex e formazione: imparare a fare trading sul mercato valutario

Per non farsi truffare con il Forex, è fondamentale studiare. Qual è il modo migliore per farlo? Prima di tutto, ribadiamo l’importanza di diffidare di marketer che promettono miracoli grazie a corsi a pagamento. La migliore soluzione per formarsi in ambito Forex consiste nel fare riferimento alle sessioni dedicate dei broker online. Su queste piattaforme, infatti, è possibile trovare e-book, video e webinar. Un broker molto famoso per questo è BDSwiss, che permette di formarsi anche a chi ha aperto un conto demo.

Credibilità del Broker Forex

Uno degli elementi principali per capire la sicurezza del broker Forex a cui ci si trova di fronte è senza dubbio la credibilità. Sono numerosi gli elementi che fungono da campanello d’allarme in caso di problemi.

Qualora, approcciandosi a un broker, dovesse capitare di notare la mancanza di riferimenti al rischio costante a cui il capitale è soggetto, è il caso di cambiare riferimento.

Un altro elemento essenziale per la credibilità di un broker Forex è la già ricordata licenza Cysec, che deve essere seguita dall’autorizzazione a operare da parte di organi come la Consob o la FCA. Senza questi punti, è molto difficile che la piattaforma con la quale si ha momentaneamente a che fare sia seria.

Cosa succede se si opera con un broker non autorizzato?

Quando, per mancata esperienza, si sceglie di operare con un broker che non possiede le tutte le autorizzazioni del caso, il principale rischio è quello di incorrere nella sua inadempienza. Ciò significa che, qualora il trader di turno dovesse guadagnare dei soldi, questi non verrebbero accreditati. Sono frequenti i casi di broker privi di autorizzazione da parte della CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission, ossia l’authority di vigilanza di Cipro) che sono scomparsi dopo i versamenti dei clienti, i quali si sono resi conto del raggiro solo quando hanno avuto bisogno di interagire direttamente con la piattaforma. Al momento in cui hanno richiesto il ritiro del denaro, non sono riusciti ad averlo, e il servizio clienti è diventato evanescente.

Ricordati inoltre che se un broker forex ti telefona, ma tu non ne hai mai sentito parlare perché non ti sei neanche registrato, e ti chiede un versamento in denaro con promesse di guadagni facili, è di sicuro una truffa!

In questi casi, la principale strada da seguire è quella di denunciare quanto accaduto agli organi competenti. Non fatevi prendere dalla rabbia, non servirà a niente, è possibile che per sbloccare la situazione sia necessario molto tempo.

Per agevolare le procedure di sanzione nei confronti del broker inadempiente e privo di licenza, si può inviare un esposto alla Consob per segnalare la disfunzione. Gli esposti possono essere recapitati via posta, ma il metodo più comodo è senza dubbio l’invio di una mail all’indirizzo consob@pec.consob.it. Bisogna allegare, oltre alla propria carta d’identità, tutti i documenti relativi al problema con il broker e, in generale, al rapporto con la piattaforma, per esempio il contratto d’investimento.

Fondamentale è ricordare che, con l’invio dell’esposto, non si dà automaticamente il via a una procedura amministrativa. Inoltre, chi lo spedisce non può ricevere informazioni sulle eventuali procedure di vigilanza, questo per via della presenza del segreto d’ufficio.

La Consob, come appena accennato, ha il compito di vigilare e, in seguito a un esposto, può iniziare o meno delle procedure in merito. Non ha alcuna facoltà per quanto riguarda la tutela dei diritti dell’utente dal punto di vista patrimoniale. Per questo aspetto il riferimento è l’Autorità Giudiziaria.

Come è regolamentato il Forex?

Per non farsi truffare dai broker Forex è bene conoscere le leggi che regolamentano questo mondo e, più in generale, il trading online. Iniziamo citando la normativa MIFID, che si basa su:

  • Tutela degli investitori UE
  • Tentativi di armonizzare le varie normative nazionali

Aderendo alla MIFID, i vari broker hanno avuto modo di iniziare ad offrire i propri servizi in tutti gli Stati UE, senza bisogno di aprire filiali locali. La normativa comunitaria, chiaramente, ha fornito un impulso senza precedenti al trading online, permettendo a numerosi broker di conquistare bacini di utenza a livello internazionale.

La prima versione della normativa MIFID risale al 2007. Nel 2014, è stata emanata la MIFID 2. Questa seconda versione della normativa chiarisce la situazione sui costi dei vari asset finanziari, valute comprese. Prevede, nello specifico, che i broker forniscano un rendiconto annuale delle spese succitate, specificando che impatto hanno sui guadagni dei trader. La MIFID 2, inoltre, ha conferito maggiori poteri alle autorità, come per esempio l’ESMA, e alle varie authority nazionali, tra le quali compare la Consob.

Abbiamo citato la CySEC, ossia l’authority di controllo di Cipro, Stato presso il quale hanno sede molti broker online. Perché è importante che le piattaforme su cui si fa Forex siano regolamentate da questa authority? Per il semplice motivo che ha fornito delle linee guida molto stringenti per i broker che permettono di fare Forex e trading online in generale.

Cosa riguardano? Il divieto di applicare bonus innanzitutto. Da citare sono anche le limitazioni alla leva finanziaria che, per il Forex, non può superare il rapporto 1:30.

Mondo Forex: conclusioni sulle truffe

Abbiamo visto come il mondo del Forex sia, in alcuni casi, un terreno scivoloso. Se non si è preparati, infatti, si rischia grosso. Per questo motivo, prima di iniziare a investire, è sempre il caso di prepararsi adeguatamente leggendo e-book, guardando webinar e, soprattutto, aprendo un conto demo per iniziare a fare trading con le coppie valutarie con denaro virtuale, in modo da non rischiare subito il tutto e per tutto. In qualunque momento, è poi possibile cambiare le cose e passare al conto con denaro reale effettuando il primo deposito.

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